Le Domande dei Marketer e le Risposte che Ogni Imprenditore Dovrebbe Conoscere

“Qual è il vostro budget?”

Perché ti viene chiesto il budget

Il budget è fondamentale per chi si occupa di marketing, perché permette di creare una strategia efficace senza sprecare soldi né ottenere risultati inferiori alle aspettative. Sapere quanto sei disposto a investire aiuta i marketer a consigliarti le attività migliori (come pubblicità, contenuti, campagne social) che si adattano alla tua disponibilità economica.

Come rispondere

Non devi essere preciso al centesimo, ma è importante dare un’idea di quanto sei disposto a spendere. Puoi fornire una forbice di spesa, ad esempio: “Vorrei investire tra 5000 e 7000 euro.” Se non sai quale potrebbe essere il budget giusto, chiedi al marketer di darti delle opzioni su cosa si può ottenere con investimenti di diverse entità.

Una pratica comune per stabilire il budget marketing per l’anno è destinare una percentuale del fatturato dell’anno precedente. Questo ti permette di avere una base su cui partire e di adattare la spesa alla crescita dell’azienda.


Quanto destinare al marketing: linee guida per diversi tipi di business

Microimprese e Liberi Professionisti

Per le microimprese (con fatturato sotto 1 milione di euro) e per chi lavora da solo (come freelance, consulenti o artigiani), il marketing è essenziale per farsi conoscere. Ecco alcune linee guida:

  • Microimprese e startup: Se sei in fase di crescita, considera di destinare tra il 10% e il 15% del fatturato al marketing. Questo investimento ti permette di raggiungere nuovi clienti e costruire la tua reputazione sul mercato.
  • Liberi professionisti: Per chi lavora da solo, è consigliabile destinare dal 5% al 10% dei ricavi al marketing. Focalizzati su attività che abbiano un alto impatto e un basso costo, come i social media, il blog, la newsletter e campagne pubblicitarie mirate.

PMI (piccole e medie imprese)

Per le aziende che fatturano tra 1 e 10 milioni di euro, le raccomandazioni cambiano leggermente:

  • Aziende in espansione: Se la tua azienda sta cercando di crescere e aumentare la propria visibilità, destina tra il 7% e l’8% del fatturato al marketing. Questo investimento può coprire attività come la pubblicità a pagamento, il content marketing e le campagne sui social media.
  • Aziende più consolidate: Se hai già una buona base di clienti fedeli, potresti destinare circa il 5% del fatturato al marketing, concentrandoti su attività che rafforzano il rapporto con i clienti esistenti e mantengono la tua presenza sul mercato.

Flessibilità e monitoraggio: adattare il budget in corso d’anno

Le percentuali di cui abbiamo parlato sono solo una guida, ma è importante essere flessibili. Il mondo del marketing cambia rapidamente, e può essere utile adattare il budget in base a come stanno andando le campagne. Ad esempio, se noti che una campagna sui social funziona bene, potresti decidere di spostare più risorse su quella, oppure investire meno su attività che non portano i risultati sperati.

Per monitorare l’efficacia delle tue attività, puoi usare strumenti semplici come Google Analytics (per il sito) e gli insights dei social media. Questi dati ti aiutano a capire quali attività sono più efficaci e dove conviene investire di più.


Conclusione

In breve, destinare una parte del tuo fatturato al marketing è essenziale per crescere e mantenere una buona presenza sul mercato. Anche per le microimprese e i professionisti, un budget ben pensato può fare la differenza, permettendoti di raggiungere nuovi clienti e di costruire relazioni solide. Mantieni sempre un po’ di flessibilità nel budget per adattarti alle opportunità e ai cambiamenti, e ricordati di monitorare i risultati per ottimizzare ogni euro speso.

2. “Quali sono gli obiettivi SMART?”

Cosa significa obiettivi SMART?

SMART è un acronimo che aiuta a definire obiettivi chiari e realistici:

  • Specifici: descritti in modo preciso.
  • Misurabili: devono poter essere quantificati.
  • Attainable (Raggiungibili): realistici in base alle risorse.
  • Rilevanti: legati agli obiettivi aziendali.
  • Temporali: devono avere una scadenza.

Esempio di risposta

Immagina che tu voglia aumentare le vendite. Un obiettivo SMART potrebbe essere: “Voglio aumentare le vendite online del 15% nei prossimi 6 mesi, concentrandomi sui clienti esistenti e sul mercato locale.” Questa descrizione dettagliata aiuta il marketer a capire esattamente cosa vuoi ottenere e a impostare una strategia precisa.


3. “Posso vedere gli insights?”

Cosa sono gli insights?

Gli insights sono dati che mostrano come sta andando la tua campagna di marketing. Ad esempio, su una pagina social, gli insights possono dirti quante persone hanno visto i tuoi post, quanti hanno interagito con essi (like, commenti, condivisioni) e da quali gruppi di persone arriva il maggiore interesse (età, genere, localizzazione).

Perché sono importanti?

Questi dati aiutano a capire cosa funziona e cosa no. Ad esempio, se noti che molti utenti visitano il sito ma pochi completano l’acquisto, potresti avere un problema di navigazione o di attrattiva dell’offerta. Conoscere gli insights ti aiuta a prendere decisioni informate e a migliorare i risultati.


4. “Chi gestisce le interazioni?”

Perché è importante gestire le interazioni?

Le interazioni (commenti, messaggi, risposte) sono l’anima dei social e del servizio clienti online. Avere qualcuno che risponda rapidamente e in modo professionale mostra che la tua azienda è presente e attenta ai clienti. Se trascurate, le interazioni possono causare una percezione negativa del brand.

Chi dovrebbe gestirle?

Idealmente, una persona dedicata o un team con conoscenze di customer service e marketing dovrebbe occuparsi delle interazioni. Rispondere ai commenti, ringraziare i clienti e risolvere problemi o reclami sono attività che richiedono competenze e attenzione. Non sempre è sufficiente lasciare questo compito a un collaboratore occasionale o poco formato.


5. “Chi gestisce la moderazione?”

Cosa significa moderazione?

La moderazione è l’attività di controllo delle interazioni sui tuoi canali, per evitare contenuti inappropriati, spam o commenti offensivi. Sui social, la moderazione serve a mantenere un ambiente positivo e rispettoso, proteggendo l’immagine della tua azienda.

Come gestirla?

È utile stabilire regole chiare per la moderazione (come una policy) e affidare il compito a una persona che sappia come rispondere in modo calmo e professionale anche in caso di critiche o attacchi. Una moderazione efficace dimostra che la tua azienda è seria e attenta alla comunità.


6. “Come gestite i lead?”

Cosa sono i lead?

I lead sono contatti interessati ai tuoi prodotti o servizi, potenziali clienti che hanno mostrato interesse magari compilando un modulo o interagendo con una campagna pubblicitaria. Gestire i lead significa avere un sistema per seguirli fino alla vendita.

Come farlo al meglio?

Puoi utilizzare un CRM (Customer Relationship Management) per tenere traccia dei lead e delle interazioni con loro. Ad esempio, se un lead ha mostrato interesse per un prodotto ma non ha comprato, puoi inviargli un’email con un’offerta speciale o maggiori informazioni. Gestire i lead in modo professionale aumenta le probabilità di convertirli in clienti.


7. “Come portate visite al sito?”

Perché è importante?

Portare visite al sito è uno degli obiettivi principali per chi vuole vendere online o far conoscere i propri servizi. Senza traffico, anche il sito meglio costruito rischia di essere inutile.

Come generare traffico?

Ci sono vari modi per farlo:

  • SEO (ottimizzazione per i motori di ricerca): scrivere contenuti mirati che attraggano persone interessate.
  • Pubblicità online: campagne su Google Ads o social media.
  • Contenuti di valore: articoli di blog, video, guide gratuite che attirano utenti interessati.
  • Email marketing: mandare aggiornamenti e offerte agli iscritti alla tua newsletter.

Discuti con il tuo marketer quali di queste strategie sono più adatte per il tuo business.


8. “Qual è il vostro posizionamento?”

Cosa significa posizionamento?

Il posizionamento è il modo in cui vuoi che la tua azienda sia percepita rispetto ai concorrenti. È la tua “personalità” nel mercato e risponde alla domanda: perché un cliente dovrebbe scegliere te invece che qualcun altro?

Come definire il posizionamento?

Pensa a cosa rende unica la tua azienda. Ad esempio, sei l’alternativa economica ma di qualità? O offri un servizio esclusivo e di alto livello? Definire chiaramente il tuo posizionamento aiuta i marketer a creare messaggi e strategie coerenti con l’immagine che vuoi trasmettere.


Conclusione: Perché queste domande sono fondamentali?

Ogni domanda che ti pone il marketer è un’opportunità per chiarire e perfezionare la tua strategia aziendale. Sapere rispondere in modo preciso permette al professionista di costruire una campagna più efficace e in linea con i tuoi obiettivi. In questo modo, il lavoro del marketer non sarà solo una serie di azioni “di facciata”, ma un investimento concreto che ti porta più vicino ai risultati che desideri.

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